Fondazione

Pia Baschiera nasce a Pordenone nel 1906 da una famiglia con la musica nel DNA: il padre Luigi cantante, la madre Laura Marini pianista, lo zio compositore, il nonno organista.
I primi studi con Foltran Carpené a Conegliano e al Conservatorio di Genova.
Si diploma nel 1926 a Milano, davanti alla commissione presieduta dal celebre musicista Ildebrando Pizzetti.

Rinuncia ad una promettente carriera concertistica per sposare l’ingegner Arrigo Tallon. In seguito si dedica all’insegnamento della musica tenendo lezioni di pianoforte.
Nel 1949 fonda a Pordenone con Plinio De Anna, violinista, la Scuola di musica che sarebbe stata successivamente intitolata a Pietro Edo, umanista letterato e musico pordenonese. L’intitolazione della scuola con il suo nome  lo ha reso noto alla città.

Fu insignita del Premio San Marco nel 1977 e dell’onorificenza Pro Ecclesia e Pontefice per i fondi da lei destinati per i lavori di restauro del Campanile di San Marco di Pordenone.

Nel 1993, anno in cui viene istituito per festeggiare il ventennale della costituzione del Soroptimist International, club  di Pordenone, Pia Baschiera riceve  Il Premio Donna Maior, riconoscimento che da allora verrà assegnato ogni due anni ad una personalità femminile della provincia di Pordenone del presente o del passato che con tenacia, impegno e qualità si sia distinta in qualsiasi campo d’attività umana: economica, culturale, scolastica, scientifica, artistica, sociale, politica…
Morì a Pordenone il 4 marzo 1995.

Da “Una Villa tra le note” (Pia Baschiera in un foglietto redatto a macchina…)
“Per tutte queste diverse sensazioni che portano l’artista ad esprimersi, io ho avuto sempre un  grande rispetto e l’esperienza di tanti anni di vita spesa per la musica hanno sempre più rafforzato in me questo principio…passare attraverso la musica soffrendo e godendo con lui, ligia a tutto ciò che suggerisce la pagina letta e approfondita, e questo in perfetta umiltà”.  

Una propensione all’altruismo
Arrigo Tallon e Pia Baschiera, significativamente presenti nella vita della città, si sono impegnati entrambi in vari ambiti per la crescita e il benessere generale del territorio.  Arrigo Tallon nasce ad Oderzo (Treviso) il 27 luglio 1900.

Laureato in ingegneria, si iscrive nel 1926 all’Ordine degli Ingegneri della provincia di Udine e poi dal 1963 a quello di Venezia. Industriale, è titolare di uno studio tecnico a Sacile e comproprietario con Pia Baschiera della Concessionaria Opel-General Motors di Udine e Pordenone  e della Società Anonima Fornaci Pasiano con stabilimenti a Rivarotta e Torre.

Appassionato sportivo è stato Presidente del CAI cittadino di cui sviluppò l’attività con determinazione. La sua grande passione per la montagna fu stroncata quando durante una scalata perse la vita suo cognato Tito Paresi.

Da allora il mare e la barca a vela furono i suoi nuovi interessi sportivi, attività nelle quali coinvolse  la moglie Pia. Nel biennio 1959-1960 è primo presidente del Rotary Club di Pordenone.

Da “Una Villa tra le note”
(Arrigo Tallon a Pia Baschiera in una lettera manoscritta nel 1927)
“Sono esattamente dieci mesi e ne coincide anche da l’ora. La tua mano stretta nella mia, fissi gli occhi negli occhi, pallidi un poco per l’emozione che scuoteva il petto, stringemmo felici il legame che ci avrebbe uniti per sempre. Sono trascorsi dieci mesi felici d allora, e nessuna cosa  ha mai potuto offuscare il nostro amore.  Ricorda che per la stima reciproca che gelosamente conserviamo nel cuore, questo nostro amore dovrà rimanere tale per sempre. Sia esso la luce per il nostro cammino e sapremo vincere le difficoltà ed avversità. Tu sei per me tutta la mia speranza, tutta la mia fede, tu sei la mia buona stella”

Villa Baschiera Tallon: tutto il fascino di un ambiente borghese, colto, di altri tempi. Bellezza e cultura si percepiscono ovunque: all’interno la cura degli arredi, i quadri, gli oggetti; all’esterno il parco, le piante secolari, i fiori, i roseti sono una gioia per gli occhi.

In giardino le strutture architettoniche garbate ed eleganti sono appropriate per proteggere e accogliere manifestazioni di varia natura.

Un gioiello la “Sala della musica” che si distingue da tutti gli altri spazi della villa per le decorazioni alle pareti, l’intonaco rosso pompeiano e la cornice perimetrale che illustra l’evoluzione della scrittura musicale dalla notazione alfabetica a quella odierna in uso universalmente.